2.a domenica Quaresima
Liturgia della Parola > Tempo di Quaresima
2.a domenica di Quaresima

Gesù un giorno ha preso Pietro, Giacomo e Giovanni, e li ha portati su un alto monte, il Tabor, e in questo monte si è trasfigurato davanti a loro, come anche il nostro volto si “trasfigura”, cambia aspetto, quando sorridiamo agli altri, e le vesti di Gesù “divennero splendenti, bianchissime”. Quando si trasfigura, finalmente i suoi discepoli si accorgono che in Gesù c’è una potente luce interiore, notano l’amore del suo cuore, e il corpo di Gesù è irradiato dalla presenza di Dio, dal suo amore, che si manifesta nel corpo di Gesù.
È bello, è gradevole manifestare il proprio amore agli altri, tanto che Pietro, vedendo anche Mosè ed Elia, prendendo la parola, disse “Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia”. È bello vivere insieme, quando c’è, quando ognuno manifesta il proprio amore. Realtà che, purtroppo, non è presente nel mondo e nella nostra società. Anche le Chiese oggi sono piene di tanti cristiani seri e depressi, tormentati e rassegnati. Abbiamo perso la gioia che ci viene dalla presenza del Vangelo. Per riscoprire la gioia che ci viene dalla presenza di Dio, anche noi siamo chiamati a salire sul monte Tabor.
Anche Abramo sperimenta l’amore di Dio che salva Isacco dalla morte, e Paolo, nel brano ai Romani intona un inno all’amore di Dio che si è manifestato quando ci ha donato e ha fatto risorgere dai morti suo Figlio Gesù. Se confidiamo nell’amore di Dio non possiamo mai scoraggiarci, “perché Cristo intercede per noi”.
Come Gesù ha portato gli apostoli sul monte, per Trasfigurarsi davanti a loro, ora, in questa Quaresima, vuole portare sul monte anche ciascuno di noi per purificarci e potarci alla Pasqua di risurrezione, alla vera vita in Dio. Ogni giorno dobbiamo camminare combattendo le insidie del male, immergendoci sempre più in Dio, che è la nostra gioia. Chi ci sorregge in questo nostro cammino è Cristo: “Questi è il Figlio, l’amato: ascoltatelo”. Se vogliamo trasfigurarci, se vogliamo essere diversi, dobbiamo ascoltare e vivere le parole di Gesù, che sono «spi¬rito e vita. Anche noi, durante la preghiera, durante la meditazione o in una passeggiata in mezzo alla natura, percepiamo la bellezza della presenza di Dio: guai a fermarci a percepire questa bellezza della presenza di Dio. Siamo chiamati a non fermarci. ma a metterci in cammino, per scoprire sempre più la bellezza dello stare con Dio.
Anche in questa Quaresima siamo invitati a cambiare nel nostro modo di fare e di agire, e siamo invitati a non giudicare negativamente gli altri: dobbiamo essere trasfigurati, dobbiamo essere immagine di Dio Amore e Misericordia.
“Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi”.