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Santa Famiglia

Liturgia della Parola > Tempo di Natale


Santa Famiglia di Nazareth

Dopo pochi giorni dalla celebrazione del Natale, la Liturgia ci propone di meditare sul valore della famiglia, e come esempio da imitare ci propone proprio la famiglia in cui è nato Gesù. A noi può sembrare assurdo che nelle nostre famiglie possiamo ripetere la vita stessa della famiglia di Nazareth, che magari consideriamo privilegiata e senza problemi da affrontare, ma la realtà non è questa, perché anche Maria e Giuseppe hanno avuto difficoltà da superare, e le hanno superate con la fede in Dio e accogliendo la Sua volontà.
Le Letture odierne ci presentano due coppie di sposi: Abramo e la moglie Sara, Giuseppe e Maria col figlio Gesù, e nel Vangelo ci è presentata anche la figura di Simeone e della profetessa Anna, che non sono una coppia di sposi, ma che ci offrono degli elementi essenziali per la costruzione delle nostre famiglie.
Anche Abramo e Sara nella loro vita familiare hanno avuto dei momenti di difficoltà: Abramo, prima di generare Isacco da Sara, aveva avuto un figlio dalla schiava, Ismaele, e questo aveva creato problemi di convivenza tra Sara e la schiava che veniva maltrattata; quando Abramo incontra il Faraone, presenta Sara, non come sua moglie, ma come sua sorella, e per questo motivo Sara entra a far parte dell’harem del faraone, tra le sue predilette: tutti elementi tristi e dolorosi che hanno dovuto affrontare. Come sono riusciti ad andare avanti con coraggio, in mezzo a questi problemi?
Ce lo spiega il brano della Lettera agli Ebrei, che mette in rilievo la fede in Dio che hanno avuto sia Abramo e sia Sara: per fede, Abramo partì alla richiesta di Dio, senza sapere dove doveva andare, per fede, Sara diventa madre di Isacco, e, sempre per fede in Dio, Abramo è disposto a offrirgli suo figlio Isacco. La fede in Dio: un valore essenziale che deve essere presente all’interno delle nostre famiglie.
Anche Maria e Giuseppe risolvono i loro problemi familiari "per fede", e cercano di vivere ascoltando e mettendo in pratica la Parola di Dio.
Pensiamo a Maria che si trova incinta per opera dello Spirito Santo, e non può giustificarsi neppure con Giuseppe; pensiamo anche a Giuseppe che vedendo Maria incinta decide di licenziarla in segreto, e su consiglio dell’angelo, la prende come sposa. E oggi li troviamo nel Tempio a offrire il loro figlio Gesù a Dio Padre. Non sappiamo nulla della infanzia e della giovinezza di Gesù: era come noi, in crescita, forse qualche sculaccione può averlo preso anche lui, ed era educato dai genitori, che non sempre capivano il motivo delle sue scelte ed erano preoccupati perché erano arrivati a pensare che in qualche momento fosse un po’ “fuori di sé”. Quando sono andati al Tempio e hanno smarrito Gesù, si sono preoccupati e lo hanno trovato mentre parlava con i Sacerdoti, e chiede: “perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”. Gesù si lascia guidare dalla volontà di Dio, cosa che forse manca nelle nostre scelte. Anche la famiglia umana di Nazaret non era diversa dalle nostre famiglie: anche in quella famiglia c’erano gli stessi problemi e le stesse difficoltà che ci sono anche nelle nostre famiglie: problemi di lavoro, problemi economici, di convivenza, di educazione, ….
Simeone ci insegna che è necessario cercare il Signore, che dobbiamo anche noi cercarlo ed accoglierlo perché possa essere la nostra Luce e la nostra guida, e Anna ci mostra che anche nella nostra vita e nella nostra famiglia dobbiamo stare uniti a Dio, servendolo con digiuni e preghiere, per lodare il Signore che viene.
Se viviamo "per fede", uniti a Dio, allora questa sarà una vera celebrazione della "Santa Famiglia di Nazareth", perché cercheremo di vivere questa festa con le stesse virtù di amore, di bontà, di accettazione piena della volontà di Dio, come hanno vissuto, Maria, Giuseppe e Gesù.
Ma, quale è la nostra famiglia? Solo quella umana con i nostri genitori e i nostri figli? Non è solo questa. Faccio riferimento alle parole che Gesù dice in Marco 3,35, quando gli riferiscono che sua madre e i suoi fratelli sono venuti per incontrarlo. Gesù rispose: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?”, e rivolgendosi ai suoi seguaci disse: “chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre”. La nostra famiglia non è solo quella umana che ci ha generato, ma la nostra famiglia deve essere tutto il mondo a cui dedico tutto il mio amore, la mia preghiera e la mia solidarietà.

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