Ss. Trinità
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Santissima Trinità
Oggi la Chiesa sottopone alla nostra meditazione il mistero della Trinità, cioè la realtà di un unico Dio che è in tre Persone, come abbiamo studiato nel catechismo tanti anni fa. Noi siamo stati battezzati nel nome della Trinità (nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo), quando ci facciamo il segno della Croce o recitiamo il Gloria o il Credo, dichiariamo la nostra fede nella Trinità, …. Potremmo pensare che non ci serva a nulla, per la nostra vita, meditare su questo grande mistero: “Cosa può dirci la Trinità sulle nostre sofferenze? Come ci aiuta? Non sarebbe meglio parlare dei problemi che ogni giorno dobbiamo affrontare?”.
Oggi stiamo vivendo un periodo di molte paure e delusioni: abbiamo paura di prendere il contagio, viviamo con la mascherina anche se ci disturba, non possiamo più avere rapporti di amicizia con gli altri, ci sentiamo isolati, molti stanno perdendo il lavoro, chiudendo i negozi, etc., e allora, la riflessione sulla Trinità come può aiutarci a superare le difficoltà che sperimentiamo nella nostra vita? Forse non serve a niente! Ma, meditare sulla Trinità vuol dire scoprire il volto di Dio come ce lo presenta il Vangelo, e questo ci aiuta a superare i problemi che incontriamo nella nostra vita.
Certe volte noi di Dio ci costruiamo una immagine che lo fa simile a noi: non perdona, è egoista, non è disponibile, è giudice, …, ma l’immagine che ci presenta il Vangelo è completamente diversa. Noi uomini per poter crescere veramente nella nostra vita abbiamo bisogno di amare e di essere amati. Se consideriamo le altre persone come meschine, anche la nostra vita sarà meschina; se consideriamo gli altri come persone egoiste, avide e violente, allora noi assumiamo un atteggiamento di difesa verso queste persone; se viviamo in un ambiente in cui si cerca la comunione, allora saremo aperti con gioia all’amicizia verso tutti. Se negli altri vediamo che c’è qualcosa che non va, quante volte diamo la colpa ai genitori? Nella nostra formazione molto dipende dall’ambiente che frequentiamo. Questo avviene non solo nel nostro rapporto con le altre persone, ma deve avvenire anche nel nostro rapporto con Dio.
Che immagine abbiamo di Dio? Se per noi Dio è un dio freddo, solitario, ci manca il clima di amore che ci aiuta a crescere, e vivremo nella più profonda solitudine, anche se partecipiamo ai sacramenti. Se consideriamo Dio come uno che si offende o come un giudice che è sempre pronto a condannarci, allora saremo bloccati e non ci metteremo a cercare quello che è veramente bello e grande. Avremo sempre il timore di tutto.
Ma il nostro Dio è un Dio che ci ama, che ci chiama per nome, che è paziente con i nostri errori, che perdona, che aspetta che ritorniamo a Lui, che fa festa quando ci può riabbracciare. É questa la rivelazione del Padre: uno che ci ama.
In quest’ultimo periodo abbiamo contemplato Dio che si è fatto solidale con noi attraverso la Passione, Morte e Resurrezione di suo Figlio Gesù, che ci ama ed è morto per salvarci nostri peccati: la nostra solitudine è sconfitta e la nostra vita cambia. Attraverso Gesù, Dio Padre si è fatto tenero con noi e ci accompagna nella strada della nostra vita, e condivide la nostra povertà e la nostra debolezza. È questa la rivelazione del Figlio che ci ama e dona la sua vita per noi.
Prima di ascendere al Cielo Gesù promette ai suoi discepoli, e a tutti noi, che non saremmo stati soli, ma che avrebbe inviato il dono dello Spirito Santo che sarebbe sceso su noi per essere la nostra guida. È la rivelazione dello Spirito Santo, della terza Persona della Trinità, che si è realizzata il giorno della Pentecoste, e che per noi si è concretizzata al momento del nostro Battesimo e quando abbiamo scelto di ricevere il Sacramento della Cresima. Ecco che cosa è Dio-Trinità: un mistero di amore e di comunione per la salvezza del mondo.
La Trinità è Amore, è vita di comunione, è donazione, e se siamo convinti che Dio è così, allora tutta la nostra vita deve cambiare. Noi, che siamo stati creati a immagine di Dio, come Lui dobbiamo essere Amore, dobbiamo vivere in comunione con tutti i nostri fratelli.
Se siamo veramente immagine di Dio, allora dobbiamo lasciarci riempire da Dio, dobbiamo vivere la Trinità, per essere anche noi strumenti d’Amore nella nostra vita e nella vita degli altri.
“O Dio, perdona le nostre debolezze che non ci consentono di manifestare il tuo amore
nel rapporto con i fratelli”.